sabato 8 febbraio 2014

Perché proprio Mario Vanni?


Il processo verte più che altro sulle innumerevoli contraddizioni di Lotti, sui non ricordo di Pucci e sul possesso della 128 coupé rossa il giorno dell'omicidio, che l'accusa dà per scontata, ma che scontata non è, visto che il Lotti aveva comprato un'altra vettura due mesi prima del delitto, come cerca di dimostrare il difensore di Vanni. Senza contare che la data esatta dell'omicidio del 1985 non è affatto certa, come già aveva fatto notare il G.I. Rotella nella sua sentenza del 1989. Ma tant'è, alla fin dei conti Lotti è ritenuto credibile perché spalleggiato da Pucci, Pucci è ritenuto attendibile perché confermato da Lotti e Vanni è condannato all'ergastolo; e tanta grazia che il Faggi, per cui il PM aveva richiesto la stessa pena senza uno straccio di prova, viene assolto. Fuggevolmente, la corte si chiede: ma qual era il movente di questi omicidi fatti dal trio di merendari? Questo non si sa e non è neppure che interessi molto, ma visto che il Lotti ha parlato di un dottore che pagava il Pacciani per i delitti, da cui il profluvio di milioni del lavoratore della terra agricola, meglio indagare ancora sul fantomatico dottore di cui nulla si sa. Questa ipotesi di un medico che avrebbe commissionato i delitti era già stata avanzata quando il Mostro di turno in galera era Francesco Vinci (1982-83), e qui mi cito:  In questo senso appare suggestiva la coincidenza che due sospettati, il guardone Spalletti ed un medico ginecologo, oggetto di segnalazioni anonime, siano entrambi residenti, come il Vinci, a Montelupo Fiorentino (il medico sarebbe anzi anche il curante dello stesso Vinci). Verrà più tardi addirittura avanzata l'ipotesi che il ginecologo non sia l'autore dei delitti, ma ne abbia ordinato, dietro compenso, la commissione a Vinci per ottenere i trofei (o “feticci”, come ora si preferisce chiamarli) delle ragazze. Accertamenti sui conti correnti del Vinci non confermeranno questa tesi; ma la boutade resterà probabilmente in mente a qualche inquirente – e non solo -…

Insomma, tutti fanno appello contro la sentenza e le indagini ricevono nuova linfa alla ricerca dei mandanti.

(continua)

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