martedì 3 giugno 2014

Delle testimonianze (7)


Sarebbe bello poter leggere il testo della telefonata intercorsa tra la Ghiribelli e Lotti il 25 gennaio 1996 in cui la teste Gamma pronuncia la famosa frase "Non ci si può fermare neanche a pisciare, l'hai detto tu!" (Giuttari, Il Mostro, pag. 137). E' importante notare che la frase sarebbe stata detta da Lotti in una precedente conversazione (telefonica?) tra i due il cui contenuto è sconosciuto, in quanto non vi era ancora l'autorizzazione ad intercettare l'utenza del bar. Fatto sta, in sostanza, che la frase che costituirebbe la prima ammissione da parte di Lotti di essere stato presente sul luogo e al momento del delitto (per lo meno nella data ufficialmente accettata e che successivamente – ma già nella perizia De Fazio – verrà assai dibattuta) non viene pronunciata dal Lotti, ma citata dalla Ghiribelli e da Lotti "non smentita", così assicura Giuttari. Nella deposizione in udienza il 3 luglio 1997, la Ghiribelli così riferisce: "Senonché dopo io telefono a Giancarlo. Telefono a Giancarlo a San Casciano e gli faccio: 'Giancarlo che puoi venire un attimo a Firenze, c'ho da parlarti?' Gli faccio: 'Giancarlo, come mai hai implicato me? Non è che per caso fosse tua la macchina che ho visto quella sera allora? E lui mi risponde: 'perché, non ci si può fermare nemmeno a pisciare?' Con questo s'è dato là zappa sui piedi da sé."


Una lettura integrale sarebbe utile per valutare il contesto della telefonata e la data precisa in cui avvenne, considerato che il primo riferimento alla fermata per bisogno fisiologico agli Scopeti dovrebbe risalire alla S.I.T. di Pucci del 2 gennaio 1996; ma la Ghiribelli era stata sentita dagli inquirenti prima il 21 e poi il 27 dicembre ed è molto probabile che la telefonata con Lotti di cui si parla in dibattimento si situi all'interno di questo intervallo temporale. In pratica, si potrebbe ipotizzare un iter del genere: 

15 dicembre 1995: Lotti viene sentito e parla della Ghiribelli in relazione alle frequentazioni di Vanni (e Pacciani?)

21 dicembre 1995: viene sentita la Ghiribelli e le si dice che Lotti ha fatto il suo nome, al che lei si inalbera con Lotti e lo accusa di essere il proprietario della macchina rossa da lei vista quella notte, ottenendone la scusa di essersi fermato per un bisogno fisiologico

27 dicembre 1995: viene risentita la Ghiribelli e parla dell'auto rossa

2 gennaio 1996: viene sentito Pucci e viene fuori ufficialmente e assai facilmente la versione della fermata dei due compari per bisogno fisiologico

23 gennaio 1996: viene risentito Pucci, che allarga il discorso alla volontà anche di spiare qualche coppia appartata agli Scopeti, ma ancora conferma il motivo principale del bisogno fisiologico

25 gennaio 1996: telefonata intercettata Ghiribelli – Lotti in sui si riferisce, parlando al passato, la frase: "Non ci si può fermare neanche a pisciare".

Se questa ricostruzione fosse esatta, la paternità della versione iniziale di Alfa e Beta, quanto meno riguardo alla motivazione della fermata, non sarebbe di Pucci, come si sostiene comunemente, ma del Lotti. Senza naturalmente poter escludere che la versione non sia concordata tra i due, ma conforme in quanto, semplicemente, veritiera. Nel qual caso, però, non si accorderebbe con la verità accertata in sede giudiziaria: Lotti era complice e non si fermò per pisciare, ma per fare il palo a Pacciani e Vanni.

4 commenti:

  1. Innanzitutto ben tornato. Poi, bene, vedo che stai iniziando a farti le domande giuste...

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    1. Grazie.
      Non so se sono le domande giuste, abbiamo tanto materiale, ma probabilmente non abbastanza, come ho scritto sopra.
      Mi sto ora approcciando in maniera più scientifica al dopo-pista-sarda, di cui ad oggi avevo una conoscenza impressionistica.
      Vedremo cosa ne esce.

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  2. ben tornato e complimenti per il lavoro che stai facendo.
    se ne sentiva la necessità.
    e visto che lo stai facendo anche nella maniera più sobria e più legata che si può ai dati reali esistenti: ancora più complimenti.

    Una nota: hai scritto:
    "Non ci si può fermare NEANCHE a pisciare, l'hai detto tu!"
    ...snip...
    .Fatto sta, in sostanza, che la frase che costituirebbe la prima ammissione da parte di Lotti di essere stato presente sul luogo e al momento del delitto"

    sollevo il dubbio sul fatto che "costituirebbe ammissione".

    dimenticando che sia "riportata" e dandola quindi per effettivamente proprio così pronunciata, non si tratterebbe di una "ammissione" di certa fermata lì (si noti il "neanche" che ho evidenziato con un maiuscolo), ma ben più semplicemente di un "non escludere che".

    Ossia, detta nel senso di " e se quando anche mi fossi fermato li ? embè? che male ci sarebbe?"
    e non nel senso di " si. mi sono certamente fermato lì. ma, embè che male ci sarebbe?"

    La sfumatura secondo me va colta, sia in funzione del fatto che è una telefona privata tra due soggetti che non sanno di essere intercettati, e sia per la data pronuncia della frase in sè (periodo rispetto allo stato investigativo dei soggetti).

    concorco comuqnue che a livello ricostruttivo, non sposta la questione pratica del "si fermò / non si fermò" etc., ma può lo stesso essere utile a livello di più ampia comprensione del come poi dette affermazioni si cristallizzarono nella attuale vulgata.

    HzT

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    1. Grazie.
      Effettivamente, il vero senso della frase, letta così, fuori di contesto e riportata da un colloquio precedente avvenuto in data imprecisata, è difficile da cogliere. Purtroppo, né il colloquio originale venne registrato né credo che sia ormai recuperabile la trascrizione integrale della registrazione, per cui non ci si smuove da lì. Si può ancora ricordare che, sempre a prestar fede alla teste Ghi., in una prima occasione il Lotti aveva controbattuto arrabbiandosi e negando che quella vista fosse la sua auto. Magari potrebbe aver poi pensato,:non ricordando, esattamente, che forse qualcuno, viste le insistenze sul particolare dell'auto, lo aveva visto davvero e quindi tira fuori la scusa e la condivide col pucci, innescando così la malaugurata serie di confessioni a rate che ben conosciamo. Una possibilità, ma non mi voglio sbilanciare, in questo momento.
      Ciao

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