mercoledì 8 aprile 2015

Delitto di Scopeti (2)


Ho parlato già molto dei ricordi falsi (o meglio, in questo caso, imprecisi) e non occorre ripetersi; vi è però qui un aggancio concreto ad un fatto databile con esattezza. Il Fantoni è un teste "nuovo", non sentito prima; ma precisa di ricordarsi della coppia per averne visto la foto sui giornali "il giorno dopo" averli serviti a tavola. Questo è materialmente impossibile: le foto furono pubblicate sui quotidiani di martedì 10 settembre, al massimo quindi il teste poté vederne le fotografie due giorni dopo la cena. Ma forse il problema è solo dovuto ad un'espressione poco felice del linguaggio parlato. Volendo essere pedanti, ci si può chiedere di quanti giorni possa aver sbagliato il Fantoni, visto che ha sbagliato senz'altro di almeno un giorno; ossia, la cena di cui ha ricordo il teste poteva risalire al sabato – o addirittura al venerdì? 

Nella stessa udienza, dopo l'esame di un teste che non ricorda nulla, si introduce il teste Angelo Cantini, il quale "lavorava alle griglie, faceva cocere la carne".

Il Cantini era già stato sentito all'epoca del fatto dai carabinieri di San Casciano e qualche anno dopo dalla DIGOS, dicendo di aver riconosciuto "sulle fotografie" i ragazzi uccisi, i quali erano stati a mangiare alla Festa dell'Unità il venerdì sera e che i due parlavano francese. Poiché, comprensibilmente, il teste ricorda poco o nulla, si richiama al verbale firmato il 17 settembre 1985, nel quale, secondo la lettura che ne fa il PM in aula, disse: "Non so cosa abbiano mangiato o bevuto. Ho visto scendere dall'auto e hanno ottenuto cibo, ma non so cosa abbiano mangiato né bevuto in quanto a servire non ero io". Però poi dice: "I due parlavano francese". E poi dice: "Non posso affermare che i due giovani da me notati fossero gli stessi che sono stati poi uccisi, cosiddetti dal mostro. Ho visto le fotografie apparse sul giornale e mi è sembrato di riconoscere non con certezza i due che erano venuti a mangiare alla Festa de L'Unità. La differenza è che la donna da me notata aveva i capelli più lunghi di quelli della donna raffigurata sul giornale". 

La collocazione della cena la sera del venerdì si accorda bene con quello che sappiamo del viaggio dei francesi e il particolare dei capelli più lunghi della donna dà un tocco ulteriore di verità alla testimonianza. Naturalmente, che le vittime abbiano mangiato a Cerbaia il venerdì sera non implica, di per sé, che quella sia stata la loro ultima cena. L'avvocato Filastò in aula recepisce solo parzialmente lo spunto inaspettato; all'epoca, non essendovi ancora stata la consulenza Introna, non si pensava al venerdì come possibile data del delitto; ne trovo solo un accenno nel Rapporto Torrisi: <<né peraltro è da scartare la possibilità, salvo concreti elementi di riscontro, che la morte dei due francesi risalga alla notte sul 7 settembre (si intenda, la notte tra venerdì e sabato)>>. 

Questi due testi, che pure non concordano precisamente sulla data, non sono, a mio avviso, trascurabili. Ambedue hanno parlato con una coppia di francesi. La testimonianza del Fantoni coincide con il risultato autoptico (resti indigeriti di pasta e carne); la testimonianza del Cantini dà conto dei capelli più lunghi della donna rispetto alla fotografia. E' ben difficile che in zona in quel weekend girassero due coppie francesi fisicamente simili. Sulla data, uno dei due sbaglia; o anche entrambi o nessuno dei due. Che a quella festa fosse presente, per sua stessa ammissione, un ben noto personaggio è un'ulteriore, inquietante coincidenza.

2 commenti:

  1. Questo è interessante. Studi di Introna a parte , che cmq smentiscono, a prescindere, la tesi della procura. Ma il noto personaggio a cui alludi è ( io sui sardi non so un c...o ) è S. Vinci, F. Vinci o P.Pacciani ? O chi altro? No...perché ciò ( ne converrai ),mi sembra rilevante , no ?
    P.S. L'altra sera scherzavo, come , credo, avrai capito. Cmq il delitto degli Scopeti ( questo ho evinto ), non può in ogni caso esser stato compiuto di domenica.

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  2. Pietro Pacciani fondò il suo alibi sulla partecipazione alla festa, sia la domenica che il sabato. Del venerdì all'epoca non si parlava.
    P.S. se davvero hai letto il mio libro non puoi dire che sui sardi non sai un c...o, lì c'è parecchio materiale. Comunque c'è modo e modo di scherzare, capirai che sul mio lavoro posso essere suscettibile, se la critica non è motivata.

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